Intervista a Mister Stefano Del Canuto

Intervista a Mister Stefano Del Canuto

Il Coach della Sorianese si racconta ai microfoni di ProfessiOne Dilettante

Dopo 16 anni la Sorianese torna in Eccellenza. Con 3 giornate d’anticipo il club di Soriano nel Cimino si prende il titolo del girone A della Promozione laziale  traghettato da mister Stefano Del Canuto, che ci racconta la stagione vissuta e si toglie qualche sassolino….

 

Mister innanzitutto complimenti per la vittoria del campionato, un risultato non pronosticato nell’ambiente ad inizio stagione.

“Grazie per i complimenti. Abbiamo avuto buone sensazioni già da inizio stagione, volevamo migliorarci ed abbiamo voluto costruire una squadra per fare il salto di qualità. Ci tengo a dire che abbiamo mantenuto buona parte della rosa dello scorso anno, solamente un paio di ragazzi per loro scelta personale sono andati via, come ad esempio Oriolesi che poi è tornato a dicembre, risultando molto decisivo. Qualche innesto mirato di calciatori con grandi motivazioni come Alessandri, De Vellis, Polidori e lo stesso Oriolesi,  hanno alzato l’asticella e con il trascorrere del tempo abbiamo capito che avevano fatto  le scelte giuste per fare bene, come poi si è rivelato”.

Siete stati costantemente in testa alla classifica del girone A, quando ha capito che il titolo era fattibile?

“Devo dividere questa stagione in 3 parti. Inizialmente siamo partiti veramente forte soprattutto a livello di risultati ma non di prestazioni, eravamo un cantiere aperto ho cambiato dei tatticismi per adeguare la squadra ai nuovi arrivi, c’è voluto un po’ per trovare la fluidità nelle performance e come dicevo, grazie ai risultati che comunque arrivavano abbiamo lavorato con calma. Poi tra dicembre e gennaio abbiamo avuto un lieve calo rinunciando per infortunio a Giurato e Valentini, 2 pedine importanti per il gruppo. Fortunatamente in seguito ci siamo ripresi prepotentemente la vetta in un momento dove eravamo anche ai quarti di coppa, insomma da lì credo abbiamo disegnato un girone di ritorno clamoroso recuperando il terreno perso, nelle ultime 12 gare abbiamo collezionato 11 vittorie ed un pareggio, abbiamo staccato Tolfa ed Urbetevere del doppio dei punti. Forse la vittoria contro il Palocco e la rimonta sul Duepigreco mi hanno fatto capire che era il momento decisivo ma sono state le vittorie negli scontri diretti che mi hanno dato… quella consapevolezza”.

Autore del salto in Eccellenza già con la Corneto Tarquinia, che differenze tra quella promozione e quella ottenuta oggi, con questo gruppo?

“Devo dire, mettendole a confronto che sono squadre che si equivalgono, molto simili nella forza del collettivo. Con la Corneto facemmo un grande campionato, un gruppo fantastico al quale sono legato e lo sarò per sempre, giocammo un girone di ritorno strepitoso perdendo solo una partita anche il percorso in coppa fu molto simile a quello di quest’anno, forse nella Sorianese trovo una maggiore completezza ed ampiezza di rosa. Voglio sottolineare che la grande differenza l’ho riscontrata a livello societario. Alla Corneto sono rimasto affezionato a tante persone della Società, a Ciro Granato e ad altri miei collaboratori che partecipavano alle attività societarie, ma non c’era la competenza della Proprietà a livello di calcio; qui nella Sorianese il Presidente è un uomo di calcio, comprende i momenti e le dinamiche dello spogliatoio cosa che invece il main sponsor e proprietario dell’allora Corneto non percepiva”.

Terzo anno consecutivo qui a Soriano, un lavoro che ha portato un grande risultato dopo 16 anni infatti il club torna in Eccellenza. Si chiude un ciclo o si son gettate le basi per un nuovo percorso?

“Si è il mio terzo anno da allenatore alla Sorianese, dopo un trascorso da giocatore sono tornato nel club consapevole di avere addosso una “pressione” particolare alimentata dall’avere un Presidente che è stato il mio capitano quando giocavamo, di certo questa condizione ha creato un rapporto diverso dal normale. Per il passato condiviso  in campo, 3 anni anni fa Moreno Porta (il Presidente ndr) mi contattò per dare vita ad un progetto, quello di ricreare una Sorianese competitiva valorizzando i giovani del territorio. Il nostro capitano è di Soriano come Carosi e Santini, i ragazzi vengono tutti dalla Tuscia, soltanto  Alessandri è di Monterotondo e per noi è una grande soddisfazione. Sorianese è un progetto ancora aperto al di là del mio futuro, è un progetto che non si deve fermare, fatto da gente in gamba  che sa di calcio e che fa il passo seguendo determinate idee e non false illusioni. Per me è una grande soddisfazione aver gettato le basi per un percorso importante, con il tempo vedremo dove la Società potrà arrivare”.

Sarà grande festa al Perugini domenica?

“La Società sta preparando una grande festa per questo abbiamo chiesto il posticipo, anche nel rispetto dell’avversario che ospiteremo, il Santa Marinella un club che conosciamo e che ha già ottenuto la tranquillità della permanenza, sarà una festa molto serena nell’ultimo nostro impegno casalingo. Avremo modo di ringraziare chi ci è stato vicino, i giocatori, lo staff, i membri societari, credo che il nostro paese si meriti questa emozione, ci tengo particolarmente a menzionare i nostri tifosi che sono straordinari, abbiamo una tifoseria inimitabile a questi livelli difficile da trovare anche in categorie superiori”.

GRAZIE MISTER!